Nonno Paolino

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Momenti di vita

Viviamo qui a Decontra e ciò che ci spinge fino a voi è la passione per la nostra terra e i nostri prodotti. L'Agriturismo è gestito dalla nostra famiglia di cui fa parte anche nonno Paolino che ha vissuto tutta la sua vita su queste montagne e mette a disposizione degli ospiti la sua esperienza di pastore e contadino. Vi parlerà della natura in modo romantico, immedesimandosi con le forze delle stagioni, con i canti dei boschi e gli echi degli animali. Vi sembrerà di vivere quel mondo scomparso per sempre.

Il complesso nasce da alcuni vecchi fienili sapientemente ristrutturati nell'assoluto rispetto dei materiali e delle tecniche costruttive originali: pietra della maiella legno e cotto, proprio in coerenza di tali presupposti abbiamo mantenuto negli spazi le ripartizioni originali ristrutturando sei camere con bagno e due appartamentini con angolo cottura e caminetto tutti gli ambienti sono completamente autonomi...


L'uccellino cardellino tutte le mattine andava alla finestra dove dormiva il bambino, l'uccellino cinguettava e spennacchiava le ali, il bambino era contento e sorrideva, si divertiva.

L'uccellino volò e se ne andò, il bambino piangeva: " torna uccellino che mi fai compagnia ". L'uccellino tornò e il bambino fu tutto contento. Il bambino si addormentò, gli prese un sonno profondo.

Paolo Sanelli

Massiccio della Majella

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Storia del Parco Nazionale della Maiella

La Majella, oltre che di natura selvaggia, è straordinariamente ricca di testimonianze storiche, archeologiche e architettoniche. Sono state proprio l'asprezza e la bellezza del paesaggio a favorire le diverse forme di insediamento umano che hanno determinato la storia del territorio.

E' sempre stata abitata, sin dal Paleolitico, 800.000 anni fa, quando bande di cacciatori raccoglitori, appartenenti alla specie Homo herectus, utilizzavano le risorse naturali della montagna per procurarsi cibo, attraverso la raccolta dei prodotti spontanei e la caccia dei grandi mammiferi, e materiali da cui ricavare strumenti. I successivi periodi storici segneranno sempre di più l'affermarsi sulla Majella, di forme di economia agrosilvopastorale che, unitamente alla diffusione della presenza monastica e dell' eremitismo, influiranno in maniera determinante sulla storia, sul paesaggio e sull'uso delle risorse naturali.

Scomparsi gli eremiti, le zone più impervie della Majella, sono state per lungo tempo dominio incontrastato di banditi e briganti, isolati o organizzati in bande, quasi sempre determinanti nelle loro azioni da profonde motivazioni politiche, sociali ed economiche.Del fenomeno restano ancora oggi tracce significative, come le incisioni scolpite sulla roccia denominata "Tavola dei Briganti".

Chiesetta di Decontra

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Il racconto di nonno Paolino

L'uomo che va tutti i giorni su e giù sulle piane delle valli con una serie di arnesi sulle spalle, una zappa per sarchiare le patate, un'accetta per tagliare le cannette per fare i cesti belli, una falce per tagliare le erbacce per dare da mangiare a un cavallo, un rastrello per raccogliere il fieno da dare da mangiare a un asinello, un piccone per fare le canalette, una vanga per tagliare le spine, una forca per raccogliere le spine per fare la fratta agli uccellini. E' bello vedere l'uomo della valle con una serie di arnesi sulle spalle, cammina cammina, uomo per tutta la vita.

All'alba del mattino quando spunta il sole tutti i pastori si preparano per andare a pascolare le pecorelle sui prati della Maiella, ma quanto è buona l'erba della Maiella, ma quanto sono buoni gli agnelli della Maiella, quanto sono buoni i formaggi e quanto è buona la ricotta della Maiella.

E va e va, andiamo tutti insieme sul monte rotondo della Maiella e sentiamo tutti i rumori della Natura e vediamo tutti i panorami intorno alla Maiella.

E va e va, attraversiamo tutte le vallate intorno alla Maiella e vediamo i tesori e sentiamo tutti i profumi della Maiella.

E va e va, andiamo alla grotta di San Giovanni e vediamo la pera di San Giovanni, evviva San Giovanni della Maiella.

E va eva, andiamo tutti insieme a pascolare le pecorelle sui prati della Maiella, evviva la Maiella.

Paolo Sanelli.
Antica pianta Majella

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L'evoluzione del paesaggio

Il paesaggio del Parco delle Majella, il cuore stesso del Parco, è stato profondamente modellato dall'uomo in maniera armonica e positiva.

Pregevoli testimonianze storiche negli antichi borghi di: Caramanico Terme - Chiesa romanica - gotica di S. Maria Maggiore, e chiesa di S.Tommaso del XII sec. con architravi, rosoni e affreschi del Duecento.

Pacentro, pittoresco borgo medioevale con i resti del Castello dei Caldora – Cantelmo del XIV sec. e la quattrocentesca Chiesa di S. Maria Maggiore. Salle, con i resti del Castello di Salle.

Tocco da Casauria, Pennapiedimonte, Pescocostanzo con i suoi splendidi palazzi, del '500 e del '600 e la Basilica di S. Maria del Colle, originaria dell'XI sec. ricostruita nel 1466 e ultimata alla fine del '600.

Roccacaramanico, ormai disabitato, Guardiagrele, con la Chiesa romanica di S. Maria Maggiore dell'XI sec. e la Chiesa di S. Francesco con portale romanico – gotico del XV sec. Sulmona , Cattedrale, Palazzo Tabassi, Chiesa dell'Annunziata, originaria del 1320, Badia Morronese o di S. Spirito, edificata nel XIII sec. da Pietro da Morrone e, nei pressi, il Santuario di Ercole Curino risalente alla metà del I sec. a.C.